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IL CODICE ETICO DELLO SPORTIVO

L’attività sportiva ha un'evidente funzione educativa e sociale, ed è veicolo attraverso il quale è possibile apprendere i valori reali che rendono il confrontarsi secondo le regole della propria disciplina, un'attività affascinante e istruttiva allo stesso tempo. Proprio in questo senso è fondamentale difendere e promuovere, tra coloro che organizzano e divulgano la pratica sportiva, l’adesione a quei valori etici che ne costituiscono la forza ed il senso profondo. Oggi più che mai, in una società sempre più frettolosa e superficiale che guarda più all’apparenza e al successo, che non ha i valori fondanti dei rapporti umani, il riferimento all’etica sportiva è un passo necessario e i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti, direttamente o indirettamente, della vita societaria. L’adozione di un codice etico è la felice apertura di un’opzione di civiltà, di cultura democratica, di difesa e valorizzazione che significa concretamente amore per lo sport. Lo sport può essere grande veicolo di diffusione di questi fondamenti, ripresi da De Cubertin nelle sue olimpiadi moderne con il fair play. In un mondo in cui la fanno da padrone violenza, aggressività, prevaricazione delle individualità, mancanza di rispetto, ricerca del successo a tutti i costi, c’è sempre più bisogno di valori veri, che lo sport, quello genuino, sa trasmettere e diffondere.

L’adozione del presente codice etico è espressione della volontà di promuovere uno standard significativo di sportività nello svolgimento delle iniziative motorie e/o ludiche, e di vietare quei comportamenti in contrasto con i valori etici che questo codice intende promuovere e garantire. E’ per questo che ci impegniamo ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente codice etico, prevedendo inoltre l’ipotesi di penalizzazioni nel caso di mancato rispetto dei contenuti, ma anche di premiare chi sottoscrive il presente documento, oltre chi si renderà degno di nota per gesti che ne richiamano i valori. Riteniamo inoltre che anche le altre parti interessate nella formazione e nella preparazione dell'atleta, ovvero la famiglia, gli allenatori ed i giudici di gara, debbano in qualche modo far parte e sottostare a questo codice.

Pertanto, dal 2 luglio 2018 dalla formazione dell’atto costitutivo dell’A.S.D. CORNO CALCIO matricola FIGC 949518, abbiamo deciso di dotarci del Codice Etico come guida ed ispirazione di comportamento per tutti coloro che a vario titolo partecipano o parteciperanno ad un progetto sportivo condiviso come può essere il codice etico.

CODICE ETICO DELL’ATLETA

  • Frequentare gli allenamenti con costanza ed assiduità, rispettando gli orari e l’integrità delle strutture per la pratica sportiva;
  • Praticare lo sport con passione e buona volontà, non dimenticando mai che lo sport è innanzitutto un gioco;
  • Rispettare le norme degli enti di promozione sportiva ed accettare le decisioni dell'allenatore e dei giudici di gara, anche quando queste non sembrano condivisibili;
  • Saper vincere senza presunzione e saper perdere senza eccessiva amarezza;
  • Adottare un comportamento adeguato all'etica sportiva sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta;
  • Aver cura della divisa sociale, nonché delle attrezzature sportive di cui si fa uso;
  • Rispettare l'avversario;
  • Dare il massimo delle proprie possibilità nell'intento di favorire il successo della società;
  • Ricordarsi che non si gareggia solo per sé stessi, ma che in gara si rappresentano anche i propri compagni di squadra;
  • Comportarsi in maniera dignitosa prima, durante e dopo la gara;
  • Adottare un linguaggio rispettoso nei confronti del pubblico, dei compagni, dei dirigenti e dei giudici.

CODICE ETICO DEL GENITORE

  • Aiutare i propri figli a capire le giuste motivazioni per praticare l’attività sportiva sia agonistica che amatoriale;
  • Essere di esempio con un comportamento corretto in ogni situazione;
  • Non fare carico sui figli delle proprie ambizioni;
  • Non criticare mai l'allenatore o i dirigenti della società in presenza dei figli;
  • Riconoscere, oltre alle performance dei propri figli, anche quelle degli altri atleti;
  • Non fare da secondo allenatore: un allenatore può bastare;
  • Accettare le decisioni dell'allenatore e dei giudici di gara, anche quando queste non sembrano condivisibili.

CODICE ETICO DELL’ALLENATORE

  • Non spremere fino all'osso i propri atleti: vince anche chi si diverte;
  • Non esistono solo i campioni;
  • Sono i tanti partecipanti che fa crescere uno sport;
  • E quando incontri un campione insegnali anche l'umiltà.

Ma soprattutto , non pensare al tuo successo.

CODICE ETICO DEL GIUDICE DI GARA

  • Avere sempre tutte e due le mani sulla coscienza.

PRINCIPI GENERALI

IMPARZIALITA’

  1. Nelle decisioni che influiscono sulle relazioni interpersonali, personali e sociali, evitare ogni discriminazione in base all’età, al sesso, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose
  2. Essere contrari ad ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza;

PROBITA’

  1. Nell’ambito della loro attività professionale, i collaboratori delle società sportive sono tenuti a rispettare le leggi vigenti, la normativa sportiva applicabile, il Codice Etico e i regolamenti interni. In nessun caso il perseguimento dell’interesse della società sportiva può giustificare la loro inosservanza;

COMPORTAMENTO DEI COLLABORATORI

  1. La società sportiva si attende dai propri collaboratori, nello svolgimento delle proprie mansioni,comportamenti eticamente ineccepibili, atti a rinsaldare la fiducia reciproca ed a consolidare l’immagine della società;

IMPEGNO SOCIALE

  1. La società sportiva deve essere consapevole dell’importanza sociale dello sport e in particolare dello sport che praticano i suoi iscritti. Deve fare propri i valori che l’attività sportiva rappresenta (parità di opportunità,fair play, aggregazione e socializzazione) anche al fine di incoraggiare e promuovere iniziative di solidarietà,formazione e integrazione sociale volta a esaltare la funzione educativa dello sport;
  2. In considerazione dei predetti valori ed in particolare della funzione di integrazione sociale che l’attività sportiva rappresenta, la società sportiva deve incoraggiare e promuovere iniziative volte ad avvicinare i giovani e i non giovani allo spettacolo sportivo con l’obbiettivo di coinvolgerli in un momento ludico godibile e spettacolare;

PRINCIPI GENERALI APPLICATI AL SETTORE GIOVANILE

  1. Valore primario è la promozione dei valori positivi nello sport giovanile, nella consapevolezza che il buon esempio ai giovani è la più immediata forma di educazione al rispetto reciproco;
  2. A tal fine, la società sportiva richiede l’osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori,giocatori e di tutte le persone che sono attive nell’ambito del settore giovanile, dei principi, degli obblighi e dei divieti generali sopra citati e di quelli specifici qui enunciati;
  3. L’associazione sportiva fa obbligo di vigilare costantemente sui minori affidati alla società, evitando che gli stessi restino senza sorveglianza;
  4. Le relazioni con i ragazzi devono svolgersi in modo ineccepibile sotto il profilo di correttezza morale; a tal fine non si tollera nessuna forma di abuso sui ragazzi, sia esso psicologico o fisico;
  5. La guida e l’educazione dei giovani devono essere condotte in accordo con modelli che valorizzano i principi etici e umani ed il fair play nello sport in particolare;
  6. La società sportiva deve richiedere il massimo impegno per preservare la salute psicologica e fisica dei giovani: a tal fine essa ribadisce il proprio sforzo al fine di scongiurare la pratica del doping e dei comportamenti che possono implicare, anche indirettamente, l’abuso e lo sfruttamento commerciale dei ragazzi;
  7. Si deve condannare l’utilizzo, anche spontaneo, di sostanze stupefacenti;
  8. La società sportiva si deve adoperare affinchè nelle attività siano sviluppate le competenze tecniche di tipo motorio, uno stile competitivo sicuro e sano, il positivo concetto di se stessi e buoni rapporti sociali;
  9. I dirigenti, gli allenatori e gli accompagnatori sono tenuti a trasmettere ai giocatori il Codice Etico della Società, e sarà loro cura sensibilizzare i genitori degli atleti affinché il loro atteggiamento non interferisca nelle scelte societarie;
  10. Ogni atleta per partecipare alla vita della società sportiva si dovrà attenere al Codice Etico della Società; l’atleta deve avere un contegno rispettoso, tollerante, solidale con il gruppo e seguire gli insegnamenti degli allenatori. L’atleta deve evitare atteggiamenti antisportivi in generale, arrecare e danneggiare materiali,mezzi e strutture della Società o di terzi;

PRINCIPI SPECIFICI APPLICATI AL SETTORE GIOVANILE

ABBIGLIAMENTO E MATERIALE IN DOTAZIONE

  1. Durante le manifestazioni sportive, le sedute di allenamento, gli incontri ed eventi in generale, il materiale dato in dotazione dalla Società deve essere curato ed in ordine;
  2. Durante le attività il materiale in dotazione deve sempre essere riposto ordinatamente all’interno degli spogliatoi oppure al di fuori degli stessi sempre con ordine senza recare alcun intralcio;
  3. Durante la pratica sportiva non dovranno essere indossati anelli, collane, orologi o altri accessori personali che possano arrecare danno a se stessi o agli altri;

COMPORTAMENTO DEGLI ATLETI

  1. Gli atleti che nelle sedute di allenamento non potranno essere presenti, dovranno personalmente dare comunicazione ai dirigenti competenti o al proprio tecnico, motivandone l’assenza;
  2. L’atleta deve informare il proprio tecnico di ogni malattia o sintomo che potrebbe pregiudicare la propria salute nell’attività agonistica; a titolo esemplificativo, dolori muscolari, febbre, allergie, stati di malessere generale, ecc..
  3. L’atleta deve informare tempestivamente il proprio tecnico o i dirigenti competenti di eventuali malattie "esantematiche" e/o "contagiose" nel rispetto della propria salute e di quella dei compagni di squadra;
  4. Le dimenticanze di materiale, i ritardi non giustificati ed eventuali problematiche disciplinari, saranno oggetto di valutazione in negativo;
  5. Non sono tollerati comportamenti antisportivi o di cattiva educazione quali maltrattamenti, derisioni, bestemmie e parole fuori luogo;
  6. Gli atleti devono rispettare il codice etico, gli orari degli allenamenti e delle convocazioni; applicarsi nell’attività sportiva con il massimo impegno nel rispetto dei loro compagni, avversari, allenatori e dirigenti.
  7. Gli atleti devono custodire con cura i materiali forniti dalla Società, avere un aspetto dignitoso, usare un linguaggio appropriato, un comportamento educato e consono alle aspettative della Società;

SPOGLIATOIO ED ATTREZZATURE

  1. Gli spogliatoi della Società e delle strutture Ospitanti devono essere sempre lasciate in ordine. Qualora gli atleti provochino danni saranno sottoposti a sanzioni disciplinari, non devono essere usati palloni o attrezzature varie all’interno degli spogliatoi se non autorizzati; gli atleti devono controllare che docce, lavabi, ecc. siano sempre in ordine al termine del loro uso, avvisare i dirigenti di eventuali problematiche degli stessi;
  2. L’accesso agli spogliatoi ed all’area allenamento/gara è consentito esclusivamente agli atleti, tecnici e dirigenti della Società; l’accesso ai suddetti spazi non è concesso per nessun motivo ai genitori, parenti se non autorizzati dai dirigenti e/o dal tecnico stesso;

RAPPORTI CON I PARENTI DEGLI ATLETI

  1. Tecnici e dirigenti sono a disposizione dei genitori degli atleti per tutte le informazioni necessarie "di carattere non tecnico ;
  2. Per qualsiasi informazione, delucidazione "di carattere tecnico", l’unico interlocutore è il responsabile dell’associazione o del settore specifico di attività (SGS);
  3. La società sportiva non ammette ingerenze da parte dei genitori e parenti degli atleti e/o intromissioni di carattere tecnico-sportivo per quanto riguarda convocazioni, ruoli, tempi di gioco, modalità di gioco e di allenamento, di esclusiva competenza del responsabile del settore condivisa con tecnici e istruttori dell’associazione;
  4. La società sportiva auspica la condivisione del codice etico societario attraverso un comportamento educato, dignitoso ed un linguaggio appropriato da parte dei genitori e dei parenti degli atleti, in particolare durante lo svolgimento delle attività della Società;

SALUTE E SICUREZZA NEL LUOGO DI ATTIVITÀ

  1. La società si impegna a diffondere e consolidare una cultura della sicurezza, sviluppando la consapevolezza dei pericoli e relativi rischi, promuovendo comportamenti responsabili da parte di tutti i collaboratori ed operando per preservare, soprattutto con azioni preventive, la salute e la sicurezza del personale e dei collaboratori;
  2. Le attività della società si svolgono nel rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione e protezione;
  3. La società si impegna altresì, nei limiti delle proprie competenze e responsabilità, per la sicurezza di tutti coloro che usufruiscono dei servizi di intrattenimento sportivo;

RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

  1. Nello svolgimento di trattative e di qualsiasi altra attività nei confronti della Pubblica Amministrazione la società si deve comportare correttamente e con trasparenza;
  2. I rapporti della società con i pubblici uffici si basano sulla trasparenza, sulla lealtà e sulla correttezza: la società non deve creare il minimo sospetto di voler influenzare indebitamente tali soggetti per ottenere benefici con mezzi illeciti;

LA COMUNICAZIONE AZIENDALE

  1. La comunicazione, all’interno ed all’esterno della società, deve essere chiara, precisa e veritiera, per evitare la diffusione di notizie e informazioni erronee;

PROTEZIONE DEL PATRIMONIO DELLA SOCIETÀ

  1. Ogni collaboratore ha la responsabilità della conservazione e della protezione dei beni e degli strumenti che gli sono personalmente affidati per il lavoro e deve contribuire a garantire la salvaguardia dell’intero patrimonio aziendale;
  2. In ogni caso, i documenti afferenti l’attività della società, gli strumenti di lavoro ed ogni altro bene, materiale ed immateriale, di proprietà della stessa devono essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione dei fini istituzionali della società e con le modalità da essa fissate;

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